lunedì 7 aprile 2025

Hai paura dell’AI? Ecco cosa devi veramente temere.



 Tutti hanno paura dell’intelligenza artificiale.

La immaginano come un robot cattivo, un Terminator, un computer che un giorno ci cancellerà tutti.

La verità?
Non devi temere l’AI.
Devi temere chi la usa.
E come la usa.

Perché l’AI non è né buona né cattiva.

È uno strumento.
Come un coltello.
Dipende chi lo impugna.


Ecco cosa dovresti temere sul serio:

1. L’ignoranza digitale

Chi non capisce come funziona l’AI oggi è come chi nel ‘900 non sapeva leggere. Rimane indietro. Manipolabile. Escluso.

2. La disinformazione automatica

L’AI può generare video, notizie, voci, foto fake perfetti. Non saprai più cos’è vero e cosa no.

3. La dipendenza invisibile

L’algoritmo non ti comanda urlando. Ti tiene buono suggerendoti quello che vuoi sentire. Ti tranquillizza. Ti intrattiene. Ti spegne.

4. La sorveglianza silenziosa

Ogni app, ogni sito, ogni clic è un dato. E i dati valgono più dell’oro. L’AI non ti spia per curiosità. Ti spia per profitto.

5. La disumanizzazione del lavoro

L’AI non ruba solo i lavori manuali. Sta iniziando a sostituire creativi, analisti, persino medici e avvocati. E non è un film.


La vera domanda non è:

"L’AI ci distruggerà?"

La vera domanda è: "Siamo pronti a convivere con un potere così grande senza regole?"


 Viral Reaction :

👤 @pensodiverso

L'AI non è pericolosa. È pericolosa l'umanità che la usa senza cervello.

👤 @lucahater

Ma tanto la gente ha più paura dei robot che dei politici. Tutto normale.

👤 @giulycaffè

Verissimo. Il problema non è la tecnologia. È chi la controlla.

👤 @techbho

L’AI non ci distruggerà. Ci farà diventare pigri, ignoranti e contenti.

👤 @ciaosonoio

Gli anziani avevano paura della TV. Noi dell'AI. I prossimi avranno paura della realtà.

👤 @complottaro66

Ve lo dico da anni: i dati sono la vera moneta del futuro. Svegliatevi.

👤 @anonimotriste

L'AI non mi fa paura. Mi fa paura l'uso che ne farà il marketing.

👤 @laura_nopanic

Alla fine la vera intelligenza artificiale sarebbe smettere di stare sui social.

👤 @fratmeme

Quando l'AI mi farà pagare meno le bollette allora forse le vorrò bene.

👤 @noncisicrede

Orwell era ottimista rispetto a quello che sta succedendo davvero.

"Scandalo Politico: Il Segreto di Giorgia Meloni che Nessuno Avrebbe Mai Immaginato!"

 


Giorgia Meloni, la leader di Fratelli d'Italia, ha recentemente rivelato un lato nascosto della sua vita politica che ha scatenato una vera e propria tempesta mediatica. In un'intervista esclusiva, ha ammesso di aver preso decisioni politiche cruciali influenzate da una motivazione personale che ha lasciato tutti sbalorditi.

"Non tutto quello che faccio è solo per la politica", ha dichiarato Meloni, aprendo uno squarcio sul suo passato e le sue influenze più intime. Un segreto che, sebbene privato, sembra aver avuto un impatto potente sulla sua carriera e sulle sue scelte più controverse.

E c'è chi sostiene che questa rivelazione potrebbe cambiare il futuro della sua leadership. Ma la domanda è: questa verità la farà crescere ancora di più o la metterà in difficoltà con i suoi sostenitori?

Cosa ne pensi di questa rivelazione shock? Scrivi il tuo commento!


Commenti virali:

  • MarcoT: "Non mi aspettavo una cosa del genere da Meloni! Che impatto avrà sulla politica italiana? 😳"

  • ElenaB: "Se è vera, questo potrebbe cambiare tutto. La politica non è mai stata così personale! 🤯"

  • FrancescoP: "Sinceramente non so se crederci, ma sicuramente è una mossa che farà parlare molto. 🤔"

"Shock nel Mondo del Cinema: Leonardo DiCaprio Rivela il Suo Lato Oscuro!"

 


Leonardo DiCaprio, uno degli attori più amati e rispettati di Hollywood, ha recentemente svelato una verità che ha lasciato tutti a bocca aperta. In un'intervista intima, Leo ha rivelato il suo grande segreto, qualcosa che ha nascosto per anni: il suo coinvolgimento in una battaglia personale che nessuno sospettava.

"Non sono sempre stato l'uomo che vedete nei film", ha detto DiCaprio, con una sincerità che ha sorpreso anche i suoi fan più fedeli. Il dramma nascosto dietro la sua carriera è qualcosa che potrebbe cambiare per sempre la sua immagine pubblica.

Ma la parte più scioccante? Leo ha ammesso di aver vissuto una relazione segreta con un nome noto, una storia che nessuno aveva mai osato raccontare. Questa relazione ha avuto un impatto profondo su di lui e sulla sua carriera.

Cosa pensi di questa rivelazione? Commenta e unisciti alla discussione!


Commenti virali:

  • MartinaG: "Non ci credo! DiCaprio è sempre stato l'eroe, ma sembra che anche lui abbia i suoi segreti... 😯"

  • AntonioM: "Aspetta... chi era la persona con cui stava? Spifferi, per favore! 😱"

  • GiuliaZ: "Questa è una bomba! Non avevo idea che dietro a tutto quel successo ci fosse una storia così. 💔"

domenica 6 aprile 2025

Scandalo a Milano: Influencer Beccata a Comprare Nutella Sottomarca!

 


Milano, 6 aprile 2025 – Nel cuore pulsante della moda e del lusso, una nota influencer milanese è stata sorpresa a fare acquisti in un supermercato discount, mettendo nel carrello una crema spalmabile al cioccolato di marca sconosciuta.

Il Fatto

La giovane, seguita da milioni di follower per i suoi consigli su stile di vita e prodotti di alta gamma, è stata fotografata mentre, con occhiali da sole oversize e cappello a tesa larga, cercava di passare inosservata tra gli scaffali del discount "Risparmio&Qualità". Ma l'occhio attento di un fan l'ha riconosciuta e immortalata proprio nell'atto di afferrare un barattolo di "ChocoDream", una crema al cacao che costa la metà della celebre Nutella.

La Reazione dei Fan

Le immagini hanno fatto rapidamente il giro dei social, scatenando una vera e propria bufera mediatica. Molti follower si sono detti delusi e traditi:

  • "Sempre a mostrarci prodotti di lusso e poi vai al discount? Coerenza zero!"

  • "Predichi bene e razzoli male. Addio follow!""Se anche lei compra sottomarche, allora possiamo farlo tutti senza vergogna!"

Alcuni, invece, hanno difeso l'influencer, sottolineando come sia normale cercare di risparmiare, soprattutto in tempi di crisi economica.

La Risposta dell'Influencer

Di fronte al clamore mediatico, l'influencer ha deciso di rompere il silenzio con una storia su Instagram:

"Ragazzi, sono umana anch'io! Ogni tanto mi piace provare prodotti diversi e scoprire nuove realtà. Non demonizziamo il risparmio intelligente!"

Tuttavia, molti hanno interpretato queste parole come un tentativo di giustificare l'ingiustificabile, alimentando ulteriormente le polemiche.

Implicazioni sul Mondo dell'Influencing

Questo episodio ha acceso un dibattito più ampio sull'autenticità degli influencer e sulla pressione di mantenere un'immagine di perfezione e lusso. Molti si chiedono se sia giusto aspettarsi che le figure pubbliche vivano costantemente secondo gli standard che promuovono.

Conclusione

In un mondo dove l'apparenza sembra dominare, forse è il momento di ricordare che dietro ogni profilo social c'è una persona reale, con abitudini e scelte quotidiane che possono discostarsi dall'immagine pubblica. E se anche l'influencer più glamour decide di concedersi una crema spalmabile sottomarca, forse possiamo tutti rilassarci un po' di più sulle nostre scelte al supermercato.

Reazione Finale: "Quando anche le regine dei social scendono dal trono dorato per una spalmata di realtà!"

sabato 5 aprile 2025

Attacco terroristico a Londra: colpito il Parlamento, cinque morti e decine di feriti

                                        




Un grave attentato ha colpito Londra, nei pressi del Parlamento britannico, causando cinque morti — compreso l’attentatore — e circa 40 feriti, alcuni dei quali in condizioni gravissime.

La dinamica dell’attacco

L’azione terroristica si è sviluppata in due fasi principali.
Un uomo a bordo di un’auto ha investito numerosi pedoni sul ponte di Westminster, causando almeno due vittime e numerosi feriti. Tra le persone coinvolte anche una donna finita nel fiume Tamigi, poi tratta in salvo, e tre studenti francesi.

Successivamente, l’attentatore è sceso dall’auto armato di coltello e si è diretto verso il palazzo di Westminster, sede del Parlamento. Qui ha accoltellato a morte un poliziotto prima di essere colpito e ucciso dalle forze dell’ordine. L’aggressore avrebbe agito da solo, come confermato da Scotland Yard, che ha classificato l’evento come attacco terroristico.

L’identità dell’assalitore

L’uomo, di corporatura robusta e carnagione scura, è stato fotografato mentre riceveva soccorsi, riverso su una barella. Accanto a lui, il coltello usato nell’aggressione. In un primo momento era stato identificato come un noto predicatore londinese, ma questa ipotesi è stata successivamente smentita.

Il Parlamento blindato

Al momento dell’attacco, il Parlamento era in seduta. La sessione è stata immediatamente sospesa e il Palazzo di Westminster è stato isolato per motivi di sicurezza. Anche la Premier Theresa May, presente all’interno del palazzo, è stata evacuata e ha convocato il comitato di emergenza Cobra.

Contemporaneamente, sono state chiuse la stazione della metropolitana di Westminster e la ruota panoramica London Eye.

I testimoni

Diversi testimoni oculari hanno raccontato le drammatiche scene vissute. Alcuni hanno visto l’auto investire i passanti, altri hanno descritto l’assalitore mentre si scagliava contro un agente con un grosso coltello. Infine, gli spari degli agenti in borghese hanno posto fine all’attacco.

Due italiane ferite

Tra i feriti risultano anche due cittadine italiane. Una giovane bolognese, residente a Londra da sei anni, ha riportato ferite lievi e contusioni, ed è stata medicata in ospedale senza necessità di ricovero. Un’altra donna, di Roma, è rimasta coinvolta nell’attacco ed è stata ricoverata in un altro ospedale per accertamenti.

La reazione delle istituzioni italiane

Il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha espresso la vicinanza dell’Italia al popolo britannico, condannando con fermezza l’attentato. Anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato un messaggio alla Regina Elisabetta, ribadendo il sostegno dell’Italia nella lotta contro il terrorismo.

Allarme truffe telefoniche e online: come proteggersi dalle frodi più comuni

 




Le truffe online e telefoniche sono in continuo aumento, e gli hacker non smettono di evolvere le loro tecniche per ingannare gli utenti e superare la naturale diffidenza. Ogni giorno arrivano nuovi tentativi di frode, e l’obiettivo principale è sempre lo stesso: ottenere dati personali o denaro da ignari cittadini. La polizia postale, in una recente comunicazione, ha avvertito la popolazione sulle strategie più comuni adottate dai truffatori, offrendo anche alcuni consigli su come proteggersi.

Le truffe su WhatsApp: “curriculum” e “vota per la figlia”

Una delle truffe più diffuse negli ultimi tempi è quella del “curriculum”. Questo tipo di frode colpisce soprattutto le persone in cerca di lavoro. I malintenzionati inviano una telefonata automatica o un messaggio che avvisa l'utente di aver ricevuto il suo curriculum e invita a continuare la conversazione via chat per discutere di una proposta lavorativa. In molti casi, dietro questa apparente opportunità si nasconde solo un tentativo di furto di informazioni personali o addirittura di denaro, una volta che la vittima si fida e risponde.

Un'altra truffa molto pericolosa che sta circolando su WhatsApp è quella che riguarda un presunto concorso in cui si invita a votare per la “figlia di un amico”. In questo caso, l’utente riceve un messaggio da un contatto in rubrica che sembra chiedere un favore: votare per la figlia di un amico o di un familiare per una borsa di studio, con un premio in palio. Il messaggio contiene un link che invita a partecipare al concorso. Sembrerebbe una richiesta innocente, ma in realtà il link porta a una pagina fraudolenta progettata per raccogliere i dati personali della vittima e per rubare l’identità.

Purtroppo, questi messaggi non provengono realmente da amici o parenti, ma da truffatori che sono riusciti ad accedere ai loro account tramite attacchi hacker. Quando la vittima clicca sul link, viene indirizzata a una pagina che chiede di inserire informazioni personali, che vengono poi utilizzate dai criminali per perpetuare altre frodi.

Come proteggersi dalle truffe telefoniche e online

La polizia postale fornisce alcune raccomandazioni fondamentali per proteggersi da queste truffe. La prima regola da seguire è proteggere sempre i propri dati sensibili. Non bisogna mai comunicare informazioni personali (come numeri di carte di credito, codici bancari o password) in risposta a richieste ricevute tramite messaggi, e-mail o telefonate non richieste.

Un altro passo importante è dotarsi di un buon programma antivirus per proteggere i propri dispositivi da virus e malware, che potrebbero compromettere la sicurezza delle informazioni memorizzate. Inoltre, non si deve mai cliccare su link sospetti, soprattutto se provengono da fonti sconosciute o inaspettate. È sempre meglio verificare la provenienza di un messaggio e, in caso di dubbi, evitare di aprire allegati o di cliccare su link.

Un'altra truffa che si sta diffondendo riguarda la falsa promessa di vincite o premi in concorsi. In questi casi, i truffatori inviano messaggi che sembrano provenire da aziende conosciute o da amici, chiedendo di partecipare a un gioco o a una votazione online. La cosa più importante in questi casi è fare attenzione a tutti i dettagli. Spesso le immagini utilizzate sono create con intelligenza artificiale e possono apparire poco naturali, come nel caso della truffa sul voto per la presunta figlia di un amico. Controllare la qualità delle immagini e prestare attenzione allo stile di scrittura è fondamentale per individuare un possibile inganno. Errori grammaticali o un linguaggio troppo formale o meccanico possono essere indizi di una frode.

Infine, una buona abitudine per evitare di cadere nella trappola di una truffa via WhatsApp o telefono è chiamare direttamente la persona che ha inviato il messaggio, per confermare se la richiesta è legittima. A volte, basta una breve telefonata per sventare un tentativo di frode.

Conclusioni

Le truffe telefoniche e online sono sempre più sofisticate, e i truffatori si stanno adattando rapidamente alle nuove tecnologie per sfruttare la buona fede delle persone. Per proteggersi, è essenziale rimanere vigili e adottare una serie di precauzioni quotidiane, come verificare le richieste sospette, non condividere mai dati personali senza esserne certi della legittimità della fonte e dotarsi di strumenti di protezione per i propri dispositivi.

La consapevolezza è la prima arma contro queste frodi, e seguendo le semplici regole suggerite dalla polizia postale, è possibile ridurre significativamente il rischio di diventare vittima di truffatori.

Femminicidio: un nuovo reato è davvero la soluzione?

 



Le tragiche vicende di Sara Campanella e Ilaria Sula, due donne brutalmente uccise in pochi giorni rispettivamente a Messina e Roma, hanno riacceso il dibattito in Italia sull'introduzione di un nuovo reato: il femminicidio. Questi crimini, che hanno sconvolto l’opinione pubblica e riempito le cronache nazionali, hanno portato a un confronto acceso tra diversi esponenti politici, sociali e istituzionali.

Nel corso dei primi mesi del 2025, l'Italia ha già visto 17 donne perdere la vita in circostanze violente, una cifra che ha spinto molte voci a chiedere un intervento legislativo più incisivo. Tra queste, Laura Boldrini, deputata del Partito Democratico e ex presidente della Camera, si è fatta portavoce di una posizione contraria all’introduzione del reato di femminicidio. Secondo Boldrini, sebbene l'introduzione di nuove pene possa sembrare una soluzione, non basta a fermare la violenza contro le donne. "Non servono nuovi reati e pene più severe se non si lavora prima sulla prevenzione", ha dichiarato la deputata. Per lei, il problema non si risolve con l’inasprimento delle pene, poiché una donna uccisa non potrà mai vedere il frutto di una condanna. Piuttosto, occorre investire su un cambiamento culturale che parta dall'educazione.

In particolare, Boldrini insiste sulla necessità di educare i giovani a comprendere che possesso, ossessione e violenza non sono forme di amore, ma comportamenti tossici e dannosi. La sua proposta è quella di avviare una vera e propria "rivoluzione culturale" nelle scuole, insegnando sin da giovani i principi di rispetto, parità e di relazioni affettive sane. L'ex presidente della Camera avverte che, senza questo tipo di educazione, le leggi da sole non basteranno mai a risolvere il problema, che riguarda la società nel suo insieme.

Dall'altra parte, il Governo italiano, in particolare la ministra per le Pari Opportunità, Eugenia Maria Roccella, si sta battendo per l'introduzione del reato di femminicidio, convinta che la legislazione possa avere un impatto positivo nella lotta contro la violenza di genere. Secondo la bozza del nuovo disegno di legge (ddl) sulla violenza contro le donne, il femminicidio dovrebbe essere punito con pene molto severe, tra cui l’ergastolo, e verrebbero introdotte maggiori tutele per le vittime. Roccella ha sottolineato che la recente ondata di femminicidi, come quello che ha colpito Sara Campanella e Ilaria Sula, conferma la necessità di un intervento legislativo urgente. "Riconoscere e affrontare la specificità di un fenomeno così grave come il femminicidio potrebbe rendere più efficaci gli interventi delle forze dell'ordine e degli operatori sociali", ha affermato, insistendo sul fatto che le leggi possono fungere da strumento per promuovere un cambiamento, anche se non risolvono da sole il problema.

La proposta di introdurre il reato di femminicidio è diventata una delle principali priorità politiche del Governo, che intende farla passare quanto prima. Tuttavia, anche all'interno della maggioranza, ci sono diverse visioni sul tema. Se alcuni sostengono che il riconoscimento del femminicidio come reato specifico possa portare a una maggiore consapevolezza e, soprattutto, a pene più severe per i colpevoli, altri sono più scettici sull’efficacia di una simile misura, ritenendo che un approccio basato solo sulle leggi penali non sia sufficiente a fermare il fenomeno.

Il tema del femminicidio e della violenza di genere, in generale, tocca le corde più profonde della società, portando in superficie non solo problemi legati alla giustizia e alla legge, ma anche alla cultura, all’educazione e alla percezione che la società ha delle donne e del loro ruolo. La discussione sull’introduzione del reato di femminicidio, quindi, non si limita solo alla questione giuridica, ma solleva interrogativi fondamentali su come educare le nuove generazioni al rispetto e alla parità, su come sensibilizzare l’opinione pubblica e su come evitare che questi crimini continuino a ripetersi.

Con la continua crescita della violenza contro le donne, la società si trova ad affrontare una realtà che spesso sembra difficile da cambiare. Le posizioni divergenti tra chi vede nelle leggi una risposta e chi invece crede che il cambiamento debba partire da un profondo rinnovamento culturale, ci ricordano che la strada verso la parità e il rispetto delle donne è ancora lunga e piena di ostacoli.

Il dibattito è aperto, e la soluzione potrebbe trovarsi in un equilibrio tra misure legali severe e un’educazione che insegni fin da giovani i valori di uguaglianza, rispetto e amore sano.

Una schermitrice si rifiuta di gareggiare contro una concorrente transgender e viene squalificata

 



Un episodio controverso ha scosso il mondo della scherma durante un recente torneo internazionale, dove una schermitrice ha deciso di non gareggiare contro una concorrente transgender. L'atleta, durante la preparazione per il suo incontro, ha espresso la sua protesta inginocchiandosi sul campo di gara, un gesto che in molti hanno interpretato come un chiaro segno di disapprovazione verso la partecipazione di atleti transgender alle competizioni femminili. Questa decisione è stata presa dalla schermitrice sulla base di un proprio convincimento personale, riguardo alla presunta disparità fisica tra atleti cisgender e transgender.

La protesta, purtroppo, non è stata tollerata dagli organizzatori del torneo, che hanno immediatamente preso provvedimenti disciplinari, decidendo di squalificare la schermitrice dalla competizione. La decisione di non gareggiare è stata vista come una violazione delle regole della competizione, che prevedono la partecipazione in buona fede e senza discriminazioni.

Questo episodio riporta in primo piano il dibattito globale sulla partecipazione di atleti transgender nelle competizioni sportive. Il tema è al centro di numerosi confronti, soprattutto per quanto riguarda le discipline in cui le differenze fisiche tra i sessi sono più marcate. Mentre alcuni difendono fermamente il diritto delle persone transgender a competere nelle categorie che rispecchiano la loro identità di genere, sostenendo l'importanza dell'inclusività e della non discriminazione, altri ritengono che ci possano essere vantaggi fisici ingiusti per le atlete transgender, specialmente in sport in cui la forza fisica e la massa muscolare giocano un ruolo determinante.

Nel caso specifico della scherma, una disciplina che richiede agilità, velocità e precisione, il dibattito si concentra sull'effettivo impatto delle caratteristiche fisiche che possono influenzare la prestazione. Le opinioni sono divise: alcuni sostengono che le atlete transgender potrebbero avere un vantaggio competitivo, mentre altri affermano che ogni atleta dovrebbe essere valutato sulla base delle proprie capacità tecniche e mentali, senza pregiudizi.

Questo incidente ha messo in evidenza anche la necessità di regolamenti chiari e uniformi da parte delle federazioni sportive internazionali per garantire che le competizioni siano eque per tutti. Le federazioni sportive stanno cercando di trovare un equilibrio tra inclusività e giustizia competitiva, un compito difficile che continua a sollevare molte domande senza risposte definitive. Questo episodio potrebbe essere solo l'inizio di un cambiamento significativo nelle politiche sportive riguardo alla partecipazione delle persone transgender.

L'incidente ha anche sollevato discussioni sul ruolo degli atleti nel promuovere valori come il rispetto, la solidarietà e l'inclusività. Alcuni ritengono che la protesta della schermitrice possa aver contribuito a evidenziare una questione che merita di essere affrontata, mentre altri accusano l'atleta di non aver rispettato lo spirito di sportività che dovrebbe contraddistinguere ogni competizione.

Il dibattito è destinato a continuare, con ogni parte che cerca di tutelare i propri valori. Quello che è certo è che la questione della partecipazione delle atlete transgender è diventata una delle più importanti e controverse nella società e nel mondo sportivo odierno.

venerdì 23 aprile 2021

Trieste, sacerdote si porta a letto un giovane immigrato. Lui lo riprende, poi il ricatto: “Voglio 50mila euro”





Da Today – Avrebbe ricattato un sacerdote chiedendogli 50mila euro per non diffondere un video compromettente. L’autore dell’estorsione, un 22enne rumeno,

è stato arrestato
dai carabinieri al valico di Fernetti, in provincia di Trieste. I militari lo hanno fermato mentre stava tentando di rientrare in Italia dopo le festività pasquali trascorse in Romania. Il giovane era latitante da un mese. Secondo la ricostruzione delle forze dell’ordine avrebbe sedotto un parroco della provincia di Brescia, prima chiedendogli la carità, poi spogliandosi e facendosi toccare i genitali.


Ma quelle che sembravano attenzioni seduttive si sono rivelate un subdolo trucco per scucire denaro al sacerdote. Dopo aver filmato la scena il 22enne ha infatti iniziato a pretendere soldi in cambio del silenzio. Inizialmente, per evitare la diffusione di quelle immagini ai suoi parrocchiani, i cui contatti telefonici erano stati sottratti dalla rubrica del cellulare del prete, il ragazzo ha chiesto una somma spropositata: 50mila euro. Il parroco, per comprare il suo silenzio, gli ha offerto 14mila euro. Alla successiva richiesta di denaro, però, il sacerdote si è rivolto all’Autorità Giudiziaria per raccontare tutta la vicenda.

E così, dopo un mese di latitanza, una pattuglia del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Aurisina, ha rintracciato l’autore dell’estorsione. I militari hanno scoperto subito il passato criminale del ragazzo e lo hanno accompagnato in caserma. Lì è stato raggiunto dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Brescia. Il giovane è stato accompagnato presso il locale carcere al Coroneo. Ora spetterà all’Autorità Giudiziaria, che ha emesso il provvedimento restrittivo, fare definitivamente luce sulla vicenda.
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Momenti di follia a Vercelli: nigeriano armato di coltello semina ferisce passanti e poliziotti





Nel primo pomeriggio di oggi, 21 Aprile, gli operatori della Squadra Volante della Questura di Vercelli, hanno tratto in arresto uno straniero, irregolare sul territorio nazionale, per i reati di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali aggravate. In seguito ad una chiamata giunta al NUE, veniva segnalato un uomo in C.so Prestinari che, brandendo un coltello e proferendo frasi incomprensibili, procurava nei passati uno stato di paura e agitazione per la possibilità che lo stesso potesse rendersi autore di condotte violente.


Gli operatori della Squadra Volante, celermente giunti sul posto, riuscivano ad intercettare un uomo che corrispondeva alla descrizione fornita all’operatore 112. Il soggetto, avvicinato dal personale di Polizia, si presentava in forte stato di agitazione e alla vista dei poliziotti tentava di sottrarsi ai controlli. Con non poche difficoltà gli operatori riuscivano, tuttavia, a mettere in sicurezza l’uomo rinvenendo sullo stesso un coltello da cucina celato tra i pantaloni, per il quale è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per il reato di porto di armi ed oggetti atti ad offendere. Il personale medico del 118 allertato dagli operatori, dato il forte stato di agitazione in cui versava il fermato, è prontamente intervenuto per le cure del caso.

Dagli accertamenti effettuati l’uomo, di origini nigeriane, è risultato irregolare sul territorio dello Stato e già destinatario di un provvedimento di espulsione, oltre che gravato da diversi precedenti di polizia e notizie di reato per analoghi episodi e per violazione della normativa in tema di stupefacenti. Dopo le procedure di rito, su disposizione del Procuratore di turno, l’uomo veniva tradotto presso la locale Casa circondariale. Nel corso dell’intervento due operatori della Squadra Volante riportavano lesioni giudicate guaribili rispettivamente in 2 e 5 giorni.

Leggi la notizia su questure.poliziadistato.it

giovedì 22 aprile 2021

Sgarbi bombarda Draghi e Speranza: “Il coprifuoco? Roba da comunisti balordi e malati di mente”








“Coprifuoco è una parola da comunisti balordi”. Così Vittorio Sgarbi si è espresso nel corso del suo intervento alla Camera prima del voto sul Def. Il noto critico d’arte ha approfittato del tempo a sua disposizione per manifestare la sua più totale contrarietà nei confronti dell’estensione del coprifuoco almeno fino al primo giugno, tra l’altro senza neanche concedere la proroga dalle 22 alle 23 che era stata espressamente richiesta dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.


Già al termine del Consiglio dei ministri di ieri sera, Sgarbi era stato molto critico: “Il governo continua a provocare i cittadini – aveva scritto in un tweet – il coprifuoco alle 22 è una limitazione della libertà personale decisa da menti malate”. Intervenendo in un aula a Montecitorio, il noto critico d’arte è stato altrettanto duro: “Non so cosa sia un’Italia moderna e resiliente. Moderna non è per ragioni infrastrutturali, resiliente non so cosa voglia dire. Qualcuno ha inventato questa orrenda parola che viene ripetuta in modo idiota da persone che non usano la lingua italiana nell’anno di Dante”.

“Ci sono parole inconciliabili – ha continuato il deputato del gruppo Misto – non resiliente e moderno o altre putt***te create per violentare la lingua, ma la parola ripresa e la parola coprifuoco: ripresa è una parola che indica rinascere, coprifuoco è una parola da comunisti balordi”.

Leggi la notizia su Libero Quotidiano

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