mercoledì 15 aprile 2020
Malta respinge Aita Mari, ora i “trafficanti umanitari” della Ong chiedono un porto all’Italia per i 43 clandestini
– Sono ammassati, uno accanto all’altro, sulla prua della Aita Mari, la nave di Salvamento Marìtimo Humanitario. Si riparano dal freddo e dal vento con le coperte di fortuna distribuite dai volontari, i 43 migranti soccorsi dall’imbarcazione della Ong spagnola, l’unica assieme alla Alan Kurdi a pattugliare il Mediterraneo in tempi di pandemia.
Sono stati recuperati ieri dopo aver preso il largo dalle coste libiche a bordo di un gommone. L’appello delle organizzazioni non governative, ora è quello di farli sbarcare in Italia o a Malta. “L’equipaggio sta facendo il possibile per assistere le persone soccorse – scrivono su Twitter i volontari di Mediterranea Saving Humans – hanno bisogno di sbarcare e di essere curati dopo oltre 80 ore su un gommone alla deriva”. “Il mare si sta ingrossando – avvertono – chiedono un porto sicuro, e noi con loro”.
Le autorità maltesi, però, hanno già messo in chiaro che non accoglieranno i migranti. È una decisione, ha fatto sapere il primo ministro dell’isola, Robert Abela che “non ha nulla a che fare con il razzismo o il colore della pelle”. Semplicemente, ha ribadito, “non è possibile effettuare operazioni di salvataggio in alto mare” ed è necessario “scegliere tra la salute a Malta ed altro”. “Ci hanno detto che non saranno mai fatti sbarcare”, si sfoga Michele Angioni, primo ufficiale di bordo, intervistato da Radio Radicale.
L’appello quindi è al governo italiano, che nelle scorse ore ha promesso di trasferire i circa 150 profughi che da quasi una settimana sono a bordo della nave Alan Kurdi su un’imbarcazione individuata con il supporto tecnico della Guardia Costiera, dove verranno controllati dalla Croce Rossa e sottoposti ad un periodo di quarantena per poi essere ricollocati in Germania.
Gli attivisti chiedono alle autorità del nostro Paese di intervenire anche sul caso di un altro gommone con a bordo 55 persone. A segnalarlo, ieri notte,era stata Alarm Phone, ma dopo il rifiuto ad intervenire del centro di coordinamento dei soccorsi maltese, e il tentativo di salvataggio non andato a buon fine da parte di una nave commerciale battente bandiera portoghese, dei naufraghi non si hanno più notizie. “Le condizioni meteorologiche sono terribili – ha scritto la Ong su Twitter – speriamo siano ancora vive”.
“Malta è legalmente responsabile per i casi di pericolo nella sua zona SAR e sta agendo illegalmente”, denunciano i volontari che incalzano la Guardia Costiera italiana. “L’Italia può soccorrere ed è ugualmente responsabile di lasciare 55 persone morire a poche miglia dalla sue coste, speriamo siano vivi, salvateli adesso”, esortano gli attivisti. Anche Mediterranea, in un post pubblicato su Facebook, definisce “gravissimo il silenzio delle autorità di Malta e Italia”.
“Se il gommone non è ancora affondato e le 55 persone sono ancora vive, adesso dovrebbe trovarsi a meno di 30 miglia nautiche da Lampedusa”, continuano invitando il governo italiano ad“intervenire in soccorso, anche fuori dalle acque territoriali”. Le partenze dalle coste africane si sono intensificate nelle ultime ore. Nonostante il decreto che nei giorni scorsi ha stabilito la chiusura dei porti a causa dell’emergenza sanitaria, 177 migranti sono sbarcati in Sicilia a Pozzallo e Portopalo.
Da Bruxelles intanto fanno sapere che “non è competenza della Commissione europea avere opinioni sulla questione dei porti sicuri o non sicuri o indicare dei luoghi di sbarco delle persone salvate in mare”. “Siamo coscienti che gli Stati membri sono in contatto gli uni con gli altri su questa situazione eccezionale” e “incoraggiamo gli Stati membri a continuare lavorare insieme in uno spirito di collaborazione per trovare delle soluzioni”, ha detto uno dei portavoce dell’istituzione, Adalbert Jahnz, assicurando che la Commissione è pronta a “fornire assistenza se necessario”.
CORONAVIRUS È MUTATO IL 9 FEBBRAIO: CEPPO EUROPEO È PIÙ CONTAGIOSO
Il coronavirus è mutato, adesso esistono almeno due grandi ceppi: c’è il Covid originale, il cinese, e quello europeo-americano frutto di una mutazione.
L’analisi dei loro genomi ha permesso di coglierne alcune importanti differenze e capire come mai sia diventato così contagioso.
I ricercatori dell’università del Maryland (con il pioniere delle ricerche sull’Aids Robert Gallo e l’italiano Davide Zella) insieme ad un’equipe del Campus Biomedico e dell’Area Science Park di Trieste, leggendo l’Rna lettera per lettera, hanno scoperto delle varianti che lo renderebbero potenzialmente più contagioso. La “colpa” è di un enzima essenziale per la replicazione del virus chiamato polimerasi Rna dipendente.
Dopo aver analizzato 220 genomi del virus fra le migliaia sequenziate e pubblicate online dagli scienziati di tutto il mondo, i ricercatori italiani ed americani hanno puntato l’attenzione sulla mutazione dell’enzima della polimerasi. “Nel nostro database – come hanno scritto sulla rivista Journal of Translational Medicine – la prima comparsa di questa mutazione è del 9 febbraio in Gran Bretagna, quando un drammatico incremento dei pazienti infettati in Europa viene registrato dall’Oms”.
Questo cambiamento del genoma, oltre a rendere potenzialmente più contagioso il Covid, lo rende anche più instabile: è il materiale genetico del virus l’oggetto del cambiamento. I coronavirus, infatti, non possiedono il Dna ma una molecola simile, l’Rna. Cosa accade, quindi? In pratica, ogni volta che il genoma di un organismo si replica, avvengono degli “errori di trascrizione” come nel caso del ceppo europeo ed americano del Coronavirus (l’uno è il derivato dall’altro: il contagio negli Usa proviene soprattutto dall’Europa). A causa della mutazione del 9 febbraio, quindi, sembra avere un “correttore di bozze” particolarmente distratto che favorisce la proliferazione di copie un po’ diverse dall’originale.
“Il tasso di mutazione dei virus a Rna è molto alto, fino a un milione di volte più alto di quello dei loro ospiti: questo serve al virus per adattarsi, modulando la sua virulenza” scrivono gli scienziati. Circolando e replicandosi in un numero di individui così grande, come sta avvenendo oggi, le possibilità di mutazione non fanno che aumentare ulteriormente.
Se il Covid-19 continuasse a cambiare, anche di poco, i suoi connotati, c’è un rischio concreto che possa diventare irriconoscibile per la memoria del sistema immunitario nelle persone guarite o vaccinate o che impari a resistere ai farmaci, rendendo quindi inutili vaccini e terapie. Molti degli antivirali usati oggi negli ospedali cercano di neutralizzare l’enzima polimerasi.
“Il nostro risultato ci aiuta a comprendere meglio il comportamento del virus” spiega Massimo Ciccozzi, epidemiologo molecolare del Campus Biomedico e direttore dell’unità di statistica medica. “In prospettiva, ci aiuterà a mettere a punto un vaccino specifico e a capire quali sono le terapie più adeguate”.
Tutti i virus mutano. Ma questo signorino è un po’ strano. Parte in Cina, dove non tocca né la capitale amministrativa né quella economica. Poi si diffonde in Europa e muta diventando più mortale.
Anche se è un comportamento naturale dei virus, basti ricordare le tre ondate della ‘spagnola’, con la seconda estremamente più mortale della prima, e la terza in calo ma comunque sempre più devastante della prima.
Comunque, non si vede perché essere possessivi verso questa mutazione e non estenderla anche agli altri continenti e Paesi, prima fra tutti la Cina. Condividiamo.
martedì 14 aprile 2020
"A pensare male...". Pandemia, Salvini contro la Cina: ciò che molti pensano (ma nessuno dice)
Nessuno ancora conosce la vera origine del coronavirus. Una cosa però è certa: l'epicentro è stato Wuhan. Un dettaglio che dà molto da pensare a Matteo Salvini. "Il virus è arrivato dalla Cina in tutto il mondo, e oggi leggiamo che l’economia cinese è l’unica al mondo a crescere, e di tanto. A pensare male si fa peccato ma...". Il leader della Lega - in un'intervista ad Affaritaliani,it - lascia pensare quasi a una teoria complottista.
D'altronde l'epidemia, come abbiamo avuto modo di provare, non mina solo il sistema sanitario, ma anche quello economico. Motivo per cui Salvini si appella al governo, affinché tutto torni al più presto alla normalità: "Rispettando tutte le norme di sicurezza e la tutela della salute, che viene prima di tutto, prima imprenditori, lavoratori e commercianti tornano a uscire e produrre, meglio sarà per l’Italia", a maggior ragione ora che l'Europa ci ha abbandonati.
"La Cina vola, noi fermi. Il governo vuole rispondere?". Riapertura, Salvini ora picchia duroSono stati in molti ad aver condiviso l'idea che la Cina abbia pianificato l'epidemia per far fuori i rivali. La stessa Alessandra Mussolini sembra sostenere l'ipotesi che il Covid-19 sia un'arma biologica: "Perché in Italia sono venuti i russi che sono specializzati nelle armi biologiche? - si è interrogata quasi retoricamente -. C’è stata una manipolazione da parte dell’uomo, una cosa così non è possibile”. Insomma, per l'ex europarlamentare si tratta di "un’arma biologica di sterminio di massa".
CORONAVIRUS, INGEGNERE PERCULA CONTE, MULTATO 9 VOLTE IN 12 GIORNI. “NON RESTO A CASA”
«Voglio sentirmi libero so di violare la legge, ma non ce la faccio a stare chiuso in casa”. Petto nudo, calzoncini al ginocchio e senza scarpe, Erminio Nobili, 62 anni, l’ostinato e abbronzatissimo ingegnere specialista in fughe da casa, si è beccato ieri mattina la nona multa in soli 12 giorni.
I carabinieri di Riccione l’hanno ‘scovato’ stavolta sulla spiaggia, all’altezza di Piazzale Azzarita. I militari l’hanno riconosciuto da lontano, e lui non ha fatto una piega, nè ha cercato giustificazioni, tenendo una sorta di amichevole comizio alle divise davanti alle telecamere di NewsRimini, sul perchè e il percome è un trasgressore seriale del tutto consapevole.
“Qualcuno stupidamente potrebbe emularmi – ha detto – ma non voglio sicuramente mettermi contro lo Stato. Mi sono solo ritagliato un piccolo spazio. Le misure coercitive sono necessarie in ogni società civile”. Quindi ha firmato sorridente l’ennesimo verbale, annunciando che spedirà il malloppo di sanzioni al suo avvocato.
Grande. Opporsi a Conte con il sorriso di una presa per il culo.
CORONAVIRUS, SCIENZIATI USA NEL LABORATORIO DI WUHAN NEL 2018: “RISCHIO PANDEMIA”
Nel 2018 alcuni I funzionari dell’ambasciata americana in Cina visitarono il laboratorio di Wuhan e segnalarono alla Casa Bianca misure di sicurezza inadeguate rispetto agli studi condotti sui coronavirus associati ai pipistrelli.
Dal 2015 l’ambasciata degli Stati Uniti inviava sistematicamente scienziati al Wuhan Institute of Virology, che veniva anche finanziato dagli Usa per diversi milioni. L’ultima visita è avvenuta il 27 marzo 2018 e ha evidenziato i rischi legati alla sicurezza e le carenze del laboratorio.
Secondo il Washington Post, la prima comunicazione “avvertiva che il lavoro in corso nel laboratorio sui coronavirus dei pipistrelli e sulla potenziale trasmissione umana rappresentava un rischio di una nuova pandemia simile alla Sars”. In particolare, i funzionari americani hanno notato che nel laboratorio di Wuhan c’era carenza di tecnici adeguatamente preparati. Il dipartimento di Stato americano non ha voluto commentare la notizia.
SGARBI ASFALTA URSULA VON DER LEYEN: “È UNA TOTALE DEPENSANTE”
Il critico d’arte, ospite a Quarta Repubblica di Nicola Porro, all’attacco della presidente della Commissione europea che ha invitato tutti a non prenotare le vacanze estive
Nel corso della serata, Sgarbi se l’è presa anche con il prezzemolino Roberto Burioni, parlando di una “dittatura degli esperti e della scienza”: “Burioni? È un mio amico, ma ha deciso di sostituirsi anche al Papa dicendo che si può pregare anche a casa.
Scopriremo che siamo sotto una dittatura della scienza che ha una posizione, ma non una soluzione ad oggi. Dio quindi è fuori tema, Dio. è morto”.
Il critico d’arte, ospite a Quarta Repubblica di Nicola Porro, all’attacco della presidente della Commissione europea che ha invitato tutti a non prenotare le vacanze estive
Nel corso della serata, Sgarbi se l’è presa anche con il prezzemolino Roberto Burioni, parlando di una “dittatura degli esperti e della scienza”: “Burioni? È un mio amico, ma ha deciso di sostituirsi anche al Papa dicendo che si può pregare anche a casa.
Scopriremo che siamo sotto una dittatura della scienza che ha una posizione, ma non una soluzione ad oggi. Dio quindi è fuori tema, Dio. è morto”.
PIL CROLLA DEL 10% E DISOCCUPAZIONE RADDOPPIA: E IL GOVERNO PENSA A REGOLARIZZARE 600MILA CLANDESTINI
È l’Italia il Paese a registrare la contrazione economica più violenta a causa del coronavirus secondo le previsioni del Fondo monetario internazionale (Fmi).
Il World Economic Forum redatto ogni sei mesi dall’organismo di Washington è appena uscito e rivela l’impatto devastante della pandemia sull’economia mondiale, il commercio e sui Paesi occidentali in particolare.
Quasi come fosse stata un’arma scatenata da un Paese ostile. Anche perché l’impatto più devastante sarà in Europa e Usa. Non in Asia. E’ tempo di fare pagare il conto alla Cina: chiudere le frontiere al commercio cinese e agli immigrati cinesi.
Per l’Italia la caduta del Prodotto interno lordo (Pil) nel 2020 potrebbe essere del 9,1%, seguita da un piccolo rimbalzo del 4,8% l’anno prossimo: sufficiente dunque a recuperare solo metà dei livelli di reddito perduti in questi mesi.
Si tratta della seconda peggior proiezione fra quelle di tutti i Paesi presi in conto nel World Economic Forum, con la sola Grecia che rischia di fare ancora peggio, con un crollo del Pil del 10%.
Insomma: il combinato tra governo e coronavirus affonda l’Italia.
In Germania la contrazione economica dovrebbe essere del 7% quest’anno, con un rimbalzo del 5,2% nel 2021 (qui il Fondo prende senz’altro in considerazione il forte stimolo di bilancio già varato dal governo di Berlino). In Francia si dovrebbe arrivare a un crollo del Pil del 7,2% nel 2020, seguito da un parziale recupero l’anno prossimo.
Quanto alla Spagna, altro Paese profondamente segnato dalla pandemia, l’Fmi si aspetta una brusca caduta dell’attività (meno 8% quest’anno) e un recupero di poco più di metà del terreno perduto l’anno prossimo.
Il Fondo monetario però avverte che le sue stime sono tutte basate sull’ipotesi che gli effetti della pandemia, con i lockdown che ha imposto, vengano gradualmente meno dal prossimo luglio in poi. “Così come sulla dimensione della recessione – scrive nel World Economic Outlook – c’è estrema incertezza sulla forza della ripresa. Alcuni aspetti alla base del rimbalzo potrebbero non concretizzarsi e sono possibili esiti peggiori a livello internazionale. Per esempio, una contrazione dell’economia più profonda nel 2020 e una ripresa più debole nel 2021”. Tutto dipende, ammette l’Fmi, “dal percorso della pandemia e dalla durezza delle conseguenze economiche e finanziarie ad essa collegate”.
L’emergenza porterà in alto il tasso di disoccupazione in tutte le economie mondiali: per l’Italia nel 2020 la stima è del 12,7% (una crescita del 30% in più rispetto all’anno precedente). Ma le ripercussioni più gravi sono attese in Spagna dove dal 14,1% del 2019, quest’anno si potrebbe passare al 20,8% per poi scendere leggermente al 17,5% nel 2021. Tasso raddoppiato anche nel vicino Portogallo con una stima dal 6,5% del 2019 al 13,9% quest’anno.
E questi idioti:
Dati troppo ottimistici secondo la famigerata Goldman Sachs, che prevede per l’Italia un tracollo del PIL compreso fra l’11% e l’11,5% mentre la Spagna dovrebbe riuscire a contenere la flessione a una sola cifra sebbene molto vicina al 10%. Peggiora anche la proiezione per il Regno Unito dove l’economia e’ attesa nel 2020 a un declino del 7,5% mentre la Germania farà registrare un calo pari a quello dell’eurozona, ovvero del 9%.
Fra gli impatti del crollo del Pil ovviamente la perdita di milioni di posti di lavoro in tutta Europa. Secondo gli analisti della banca d’affari americana, il tasso di disoccupazione nell’eurozona potrebbe salire all’11% entro la meta’ dell’anno con balzi particolarmente vistosi in Spagna, al 23%, e in Italia, al 17%.
Resort di lusso con piscina, ecco la quarantena dei migranti che continuano a sbarcare. Lega: “È una vergogna”
Malumori per la riapertura, avvenuta in sordina nel giorno di Pasqua, del centro di accoglienza per immigrati di Siculiana, che era stato chiuso mesi fa. “Conte affronta la situazione degli sbarchi in modo approssimativo, sommando ai problemi degli sbarchi i rischi di contagio da Covid19. Il governo nonostante l’emergenza sanitaria non attua alcun vero blocco navale al largo della Libia, invitando gli scafisti a riprendere i traffici di clandestini”.
Lo dihiara Stefano Candiani, segretario regionale della Lega, senatore leghista già sottosegretario all’Interno con Salvini ministro.
“In modo assurdo e irresponsabile – sottolinea – Conte e Lamorgese hanno deciso la riapertura di strutture private per richiedenti asilo senza nemmeno coinvolgere i sindaci, come accaduto per Villa Sikania, a Siculiana”. “Mentre gli Italiani sono confinati nelle loro abitazioni per fermare la diffusione del Coronavirus – conclude il segretario della Lega in Sicilia – Lamorgese consente nuovi sbarchi di clandestini infetti e li manda in giro per la Sicilia, amplificando in modo folle i rischi di contagio ed esponendo al rischio decine di operatori e cittadini”.
“Ennesimo blitz nascosto ad istituzioni locali e cittadini per sistemare immigrati alla bene e meglio. Dopo il caso di Pozzallo, ieri, gli abitanti di Siculiana si sono ritrovati con il centro di accoglienza Villa Sikania di nuovo aperto (dopo che era stato chiuso in autunno) per ospitare una settantina di immigrati”. E’ il commento del deputato siciliano Alessandro Pagano, vice capogruppo della Lega alla Camera.
“Presenterò un’interrogazione urgente al ministro dell’interno – spiega – per chiedere spiegazioni e soprattutto per esigere che vengano bloccati gli sbarchi in Sicilia. Cosa ha deciso il governo Conte? Vuole forse trasformare la Sicilia nel centro di accoglienza d’Europa? E’ vergognoso che neanche durante l’emergenza non si blocchi l’arrivo di immigrati. E’ grave constatare come il sindaco di Siculiana non sia stato avvertito su quanto sarebbe accaduto e che si sia ritrovato il centro riaperto senza il minimo preavviso”.
“Questa è una dittatura celata di buonismo – conclude Pagano – che mette a repentaglio la salute di tutta la nostra Regione. È ormai consolidata l’opinione che bloccato il contagio proveniente dall’oriente, il ‘contagio di ritorno’ arriverà da sud, in particolare dall’Africa. Da Pozzallo a Lampedusa, da Siculiana a Ragusa, fino a Porto Empedocle, amministratori di tutti i colori, compresi 5S e PD e comitati cittadini denunciano preoccupati una situazione che sta precipitando e contestano tali incoerenti strategie che vedono gli italiani ossequiosi chiusi in casa e gli immigrati giungere indisturbati nei territori italiani e specificatamente in quelli dell’Italia del sud”.
Regione Sicilia si ribella al governo “scafista”: “Basta sbarchi, non siamo disposti a farci contagiare”
“La Sicilia ha oggi numeri contenuti di contagi grazie allo sforzo di tutti i siciliani, che hanno abbattuto di oltre il 90% gli spostamenti e grazie ad una responsabile e lungimirante politica di contenimento del Coronavirus da parte del Presidente Musumeci, oggi riconosciuta da tutti gli esperti.
La luce in fondo al tunnel già si vede. Non possiamo e non vogliamo mettere a rischio i tanti sforzi fatti chiudendo tutto, vedendo arrivare adesso sulle nostre coste, con imbarcazioni di fortuna, immigrati partiti dall’Africa, continente oggi ad alto rischio contagio”. Lo dice la presidente della Commissione Ambiente dell’Ars Giusi Savarino. “Ho sentito in questi giorni Sindaci, amministratori, che non sanno più come contenere le fibrillazioni di cittadini fortemente preoccupati e allarmati.
Il Presidente Musumeci tempestivamente, già diversi giorni fa, ha lanciato l’allarme al governo Conte, individuando anche una soluzione concreta: una nave in rada che accolga gli immigrati e ne disponga la quarantena in loco, senza mettere ulteriormente a rischio i siciliani – dice – Faccio appello al Presidente della Repubblica Mattarella siciliano come noi, che quindi sa che siamo un popolo di accoglienza, ma certo non disposto a farsi contagiare e morire in silenzio.
Presidente, con la sua autorevolezza interceda Lei col governo Conte perché sia rispettata e tutelata la salute di tutti, e affinché si facciano subito i controlli in mare, e si blocchino i barchini prima che arrivino sulle nostre coste a Licata, a Porto Empedocle a Siculiana, a Pozzallo e da lì gli immigrati si disperdano nell’entroterra incontrollati. Presidente Mattarella faccia in modo che a Roma non si perda ulteriore tempo, non permetta che nasca in noi siciliani il sentimento della paura e della rabbia”.
lunedì 13 aprile 2020
Conte senza vergogna rivendica l’attacco in tv a Salvini e Meloni. Il leghista lo gela: “E’ ossessionato”
Non si placa lo scontro sul Mes. Dopo che l’Eurogruppo ha respinto l’ipotesi degli Eurobond e offerto lo strumento del Mes in formato light, l’opposizione si è scatenata contro il presidente del Consiglio. Conte è così passato all’attacco e nel corso dell’ultima conferenza stampa non ha usato mezzi termini: “Sul Mes vedo che in Italia sin da questa notte si è levato un dibattito assai vivace che è importante ma è importante che si sviluppi con chiarezza e senza falsità. Con le menzogne rischiamo di compromettere la nostra forza negoziale, non si indebolisce il presidente del Consiglio Conte ma l’Italia“. Poi ha alzato il tiro: “Il Mes esiste dal 2012, non è stato attivato la scorsa notte come falsamente è stato dichiarato da Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Stavolta devo fare nomi e cognomi“. Pochi secondi dopo sono arrivate le dure repliche di Matteo Salvini e Giorgia Meloni che hanno accusato Conte di “usare la tv di Stato per dire falsità” e “senza possibilità di replica e senza contraddittorio“.
Le polemiche sono andate avanti per tutto il weekend di Pasqua e ora il premier è tornato sull’argomento con una nota diffusa dall’ufficio stampa di Palazzo Chigi. “Il 10 aprile il Presidente del Consiglio ha tenuto una conferenza stampa, come tante altre volte avvenuto in queste settimane – si legge -. E come ogni volta ha illustrato i provvedimenti adottati, ha spiegato e chiarito i fatti più rilevanti e ha risposto a tutte le domande dei giornalisti, tanto sull’emergenza coronavirus quanto sul Mes“. Su questo punto, viene sottolineato come il premier “nell’occasione ha smentito vere e proprie fake news che rischiavano di alimentare divisioni nel Paese e di danneggiarlo, compromettendo il ‘senso di comunità’, fondamentale soprattutto in questa fase di emergenza“.
Accusato di aver usato la tv di Stato – “È roba da regime“, aveva commentato Salvini mentre la leader di FdI aveva chiamato in causa il presidente Mattarella -, il premier si giustifica così: “Palazzo Chigi non ha mai chiesto che la conferenza stampa venisse trasmessa a reti unificate; e infatti è stata trasmessa solo da alcuni canali tv e solo per una parte e non interamente“, si legge nella nota. Poi la precisazione: “Tutti gli interventi del presidente del Consiglio si sono sempre svolti secondo le consuete modalità e, in particolare, nella forma di conferenze stampa, salvo qualche rara eccezione.
Sin dall’inizio del primo mandato del presidente del Consiglio Conte, dal giugno 2018, Palazzo Chigi trasmette il segnale audio video in Hd mettendolo a disposizione di tutti e di tutte le reti televisive, le quali liberamente decidono se e cosa mandare in onda sui propri canali. Lo stesso è avvenuto in occasione delle dichiarazioni alla stampa di sabato 21 marzo (per le quali alcuni hanno parlato, del tutto impropriamente, di ‘diretta facebook’) e della conferenza stampa di venerdì 10 aprile (per la quale alcuni, anche qui del tutto impropriamente, hanno parlato di ‘discorso alla nazione a reti unificate’“. Secondo quanto riferito, sono “le singole testate giornalistiche” a decidere “di trasmettere o meno le conferenze stampa del Presidente del Consiglio“.
Nella nota si spiega infine che il riferimento al Mes è stato inevitabile. “Conte non avrebbe potuto evitare di affrontare il tema del Mes e chiarire le relative fake news veicolate dell’opposizione, visto che questo tema è poi stato oggetto delle domande poste dai giornalisti. A conferma del fatto che si tratta di argomento di interesse generale“.
“Anche a Pasquetta il governo trova il tempo di attaccare Lega, opposizioni e giornalisti, una vera e propria ossessione“, ha subito commentato il leder della Lega. “Gli italiani gradirebbero lo stesso impegno del governo nel fornire almeno una mascherina protettiva ad ogni cittadino, invece di chiacchiere – ha continuato Matteo Salvini -. Oppure nel garantire il pagamento della cassa integrazione in tempi decenti e non fra settimane, come accadrà. O nell’aiutare le imprese con soldi veri, e non solo a parole o con debiti“.
Coronavirus, rivolta dei residenti a Roma: “Noi in quarantena e migranti a spasso. Razzismo contro gli italiani”
Tensioni durante la giornata di ieri nel quartiere romano di Statuario-Capannelle, dove un gruppo di residenti ha deciso di manifestare dopo che alcuni cittadini stranieri sono stati trasferiti nel vicino hotel Capannelle per trascorrere il periodo di quarantena imposto dal governo. Il timore dei cittadini, stando a quanto riferito dai quotidiani locali che hanno riportato la notizia, è che fra gli extracomunitari ve ne siano alcuni provenienti dal “Selam Palace”, palazzo occupato in zona Romanina dove si sono registrati alcuni contagi da Coronavirus.
Preoccupati dal fatto che i nuovi ospiti dell’albergo possano non rispettare le regole, durante la mattinata di domenica alcuni residenti di via Siderno, strada su cui si affaccia anche la struttura ricettiva, si sono presentati dinanzi all’edificio per chiedere spiegazioni alle autorità locali. Secondo alcuni cittadini, inoltre, si sarebbero già verificate delle sortite fuori dall’hotel.
“L’hotel Capannelle ha ben 8 uscite. È il posto meno controllato e controllabile per chi deve stare in quarantena. Un rischio enorme per tutta la popolazione della zona”, ha detto Manuela Rella, vicepresidente del Comitato di quartiere, come riportato da “Il Secolo d’Italia”. “Abbiamo avvertito noi la presidente del Municipio, Monica Lozzi (M5S) che è caduta dalle nuvole. Non volevano darci informazioni, la polizia ha minacciato di denunciarci”, ha aggiunto.
“Oggi ne sono arrivati 6. Altri 29 arriveranno all’Hotel Capannelle nelle prossime ore. Vogliamo assicurazioni. Ci dicono che queste persone non sono contagiate, ma essendo state a contatto con malati di Covid-19 potrebbero esserlo. Chi li controlla? Chi garantisce che non abbandonino l’hotel ed escano tranquillamente?”.
A dare per primo l’allarme, secondo il “Messaggero”, era stato il consigliere regionale della Lega Daniele Giannini. “Durante la notte sono stati trasferiti dei migranti dal Selam Palace della Romanina, compresi alcuni bambini e genitori. Ci chiediamo quali misure di accortezza sono state adottate per permettere un simile spostamento e chi, soprattutto, ha autorizzato il tutto senza prevedere il tampone per i trasferiti”, aveva dichiarato.
Chiamati dai residenti, gli agenti della polizia municipale hanno cercato di dare loro delle rassicurazioni. Sul caso è intervenuta anche la Asl Roma 2. “La struttura di via Siderno è stata messa a disposizione della autorità sanitaria per la gestione delle quarantene. Attualmente ospita solo persone negative al tampone ma venute in contatto con positivo che dovranno rimanere in quarantena. Le attuali persone non sono di Selam Palace. Il tutto secondo i protocolli sanitari di contrasto al Covid 19”, ha comunicato tramite i propri canali social. La protesta è quindi rientrata, ma il dubbio resta, come si evince dai post sulla pagina Facebook del quartiere.
Daniele Giannini è tornato nuovamente sulla vicenda, lanciando un ulteriore allarme sulla questione dell’hotel Capannelle di Roma. “Si tratta dell’ennesimo caso di razzismo contro gli italiani. Vorremmo sapere infatti per quali motivi siano state portate in quella struttura delle persone che a detta della ASL sono ‘negative’ e se hanno goduto del privilegio di aver fatto il tampone per verificarlo. Tampone che sappiamo essere negato addirittura a medici ed infermieri. Vorremmo sapere chi garantisce la quarantena a questi signori che meritavano il rimpatrio immediato anziché vitto e alloggio pagato, considerato che la struttura dispone di una decina di uscite difficili da controllare. Inoltre, chiediamo all’assessore regionale alla Sanità D’Amato se davvero sono stati effettuati tamponi a tutti e il perché – in questa operazione – non sono state coinvolte tutte le forze politiche dai municipi alla regione stessa”, dichiara a “La Presse” il consigliere della Lega.
“Ma non solo. A questi migranti se ne aggiungeranno presto altri come già accaduto questa mattina considerata già la disponibilità della struttura? Questo trasferimento ha dei limiti temporali ben precisi o questa presenza si trasformerà a tempo indefinito come quella della Romanina? Zingaretti e Raggi battano un colpo al più presto, anche perché quel quartiere che conta tre strutture per anziani e tre per disabili è già fortemente a rischio infezione da Covid-19″, conclude.
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