giovedì 21 febbraio 2019
Kyege durante le elezioni scoperti brogli ma lei sminuisce, non e frode, ma irregolarità procedurali
La missione di osservazione elettorale dell'Unione europea (EOM-EU) ha pubblicato il suo rapporto preliminare sul secondo turno delle elezioni presidenziali di Agosto.
Era nel contesto di una conferenza stampa, guidata dalla signora Cécile KYENGE, presso l'Hotel Sheraton dell'ACI 2000.
Secondo il capo della missione di osservazione, gli osservatori della missione EOM hanno trovato molte irregolarità procedurali, durante il secondo turno delle elezioni presidenziali in Mali.
"Posso dire che i nostri osservatori non hanno osservato la frode, ma irregolarità procedurali " come "due casi di documenti pre-firmati e preriempiti" prima delle elezioni, ha detto l'eurodeputato alla stampa .
Da notare l'uccisione di un presidente di un seggio elettorale durante vari attacchi ai seggi elettorali durante i sondaggi. Gli osservatori delle votazioni dell'Unione europea hanno valutato le operazioni di voto come positive nella maggioranza dei 440 seggi elettorali in cui erano presenti il 12 agosto.
Va ricordato che la missione continua ad osservare le varie fasi del processo elettorale fino alla proclamazione dei risultati finali. La missione di osservazione elettorale dell'UE pubblicherà una relazione finale contenente raccomandazioni per il miglioramento del quadro elettorale entro uno o due mesi, che sarà inviato alle autorità maliane e agli attori nel processo elettorale.
Baldaccini Daniele
© Riproduzione Riservata
Salvini e Di Maio alzano la voce in Europa, Saviano gli da contro
Il governo italiano ha sollevato il tono contro l'Unione (UE) europea per sollecitare i suoi partner europei a rispondere alle richieste per la distribuzione dei migranti e ha minacciato di prendere una "linea dura", se non agisce dopo il caso dei 150 migranti in Sicilia.
Dopo gli attacchi lanciati dal ministro italiano degli Interni Matteo Salvini, è stato Luigi Di Maio, ad alzare il tono con la minaccia di trattenere i contributi al Bilancio UE se non risponde alle sue richieste.
L'Italia è il terzo contribuente netto (dopo Germania e Francia) e contribuisce più di quanto riceve: quasi 20.000 milioni di euro contro 14.000 milioni in cambio.
Le minacce per l'Europa "sono inutili e non portano da nessuna parte", ha dichiarato Alexander Winterstein, portavoce della Commissione europea a Bruxelles.
"I commenti inutili non aiutano e non ci avvicinano a una soluzione", ha insistito alla fine di una riunione informale di alti funzionari in cui non sono stati ottenuti risultati concreti sul problema della migrazione.
Roberto Saviano ha chiesto al magistrato siciliano per indagare sulla "situazione critica" in cui si trovano gli immigrati a bordo di una nave che non hanno le condizioni per ospitarli e ritiene che lo Stato italiano li ha rapiti e sono "ostaggi" .
Secondo Saviano, l'Italia è "a rischio di essere condannata dalle organizzazioni internazionali" per aver illegalmente rapito i migranti su una barca.
"Cinque milioni di italiani vivono in estrema povertà e soffrono la fame senza che la stampa ne parli", ha risposto Salvini
Baldaccini Daniele
© Riproduzione Riservata
Meloni attacca Saviano, premieremo gli scrittori a cui hai copiato e devi il tuo successo
Saviano, beccati questa. Giorgia Meloni assesta un altro colpo alla credibilità dello "scrittore in maglietta rossa"
Annunciando che ad "Atreju18, che si terrà all'isola Tiberina a Roma dal 21 al 23 settembre, abbiamo deciso di premiare quei giornalisti dai quali Roberto Saviano è stato accusato di aver copiato gli articoli con i quali ha ottenuto ricavi milionari per Gomorra.
Un modo per accendere i riflettori su chi davvero se lo merita, ed è in prima linea ogni giorno contro la camorra" ha detto la presidente di Fratelli d'Italia in una intervista al quotidiano "Il Mattino".
Baldaccini Daniele
© Riproduzione Riservata
Maria Elena Boschi, le cifre con cui inchioda Luigi Di Maio: "Perché è solo un bugiardo"
"Luigi Di Maio è un bugiardo". L'attacco è di Maria Elena Boschi. Su Twitter, si sfoga commentando le cifre relative alle nuove assunzioni: "I dati positivi del 2018 sono i nostri, non i suoi.
Anzi. Da maggio -75 mila occupati, -122mila a tempo indeterminato. Oggi il ministro della disoccupazione ha fatto autogol". Il commento della Boschi arriva dopo dichiarazioni esultanti del ministro del lavoro sui dati Istat.
Nel 2018, ha rilevato Di Maio, "le assunzioni dei datori privati sono state 7.424.293 (+5,1% sul 2017), con ben 431.246 contratti in più nel nostro paese; al momento si contano 200.450 nuovi contratti a tempo indeterminato in più rispetto al 2017; c’è stato un boom delle trasformazioni da tempo determinato a indeterminato (+76,2%)".
"C’è poi un altro dato", rileva Di Maio, che definisce "incontrovertibile, che vede i contratti a tempo indeterminato, che sono cresciuti durante tutto il 2018, crescere a una velocità maggiore (superiore al 100% rispetto a prima) proprio da novembre", sottolinea di Maio.
"Sono i primi effetti, appunto, del Decreto Dignità", dice. Ma la Boschi non è per nulla d'accordo. Sostiene che il merito vada al Pd.
Anche Matteo ha succhiato denaro dalle società indagate! Quel Tfr sospetto di quando lo fecero dirigente per fottere i contributi figurativi
RENZI DOVREBBE RESTITUIRE IL TFR PAGATO DALL’AZIENDA DI FAMIGLIA? – “IL FATTO” LANCIA L’IDEA: “LA SOCIETÀ CHE GLI HA GARANTITO UNA PENSIONE E UN TFR DA DIRIGENTE ‘SI SAREBBE AVVALSA DEL PERSONALE FORMALMENTE ASSUNTO DALLE COOPERATIVE CHE SONO STATE CARICATE DI DEBITI PREVIDENZIALI E FISCALI E ABBANDONATE AL FALLIMENTO’” – MATTEUCCIO HA PRESO 40MILA EURO DALLA “EVENTI6”, SOLDI ACCUMULATI DAL 2003
Estratto dell’articolo di Marco Lillo per “il Fatto Quotidiano”
Matteo Renzi dovrebbe restituire, o meglio donare allo Stato, il Tfr percepito dalla società di famiglia e pagato dai contribuenti fiorentini. Il trattamento di fine rapporto pagato a Renzi dalla Eventi 6 (società delle sorelle e della mamma) nel 2014 quando Renzi, dopo una campagna del Fatto, si dimise dall’ azienda dovrebbe ammontare a circa 40 mila euro.
(…) La Chil srl, fondata da Tiziano Renzi, è stata ceduta negli anni Novanta a Matteo – socio al 40 per cento – e a sua sorella Benedetta. Dal 1997 al 2003 Matteo è un semplice co.co.co, senza diritto a pensione e tfr, come le due sue sorelle, Benedetta e Matilde. Lo stipendio di Matteo è di soli 14 mila euro lordi nel 2003, fino a ottobre. Il 17 ottobre 2003 lui e Benedetta cedono le quote alla madre, Laura Bovoli. e al padre Tiziano. Il 27 ottobre 2003 la Chil di Laura e Tiziano scopre di avere bisogno di un manager e assume il suo primo e unico dirigente: Matteo Renzi.
Il giorno dopo la Margherita di Firenze sceglie il giovane Renzi come candidato alla presidenza della Provincia. Il 13 giugno 2004 Renzi viene eletto e la Chil gli concede l’ aspettativa. Quindi, dal 2003 al 2009, la Provincia ha versato i contributi figurativi e dal 2009 al 2014 lo ha fatto il Comune di Firenze, quando Renzi è diventato sindaco.
(…) Nell’ ordinanza di arresto per Tiziano e Laura si legge che “la societa Chil Post (poi Eventi 6) si sarebbe avvalsa del personale, formalmente assunto dalle cooperative le quali, non appena raggiunta una situazione di difficoltà economica, sono state dolosamente caricate di debiti previdenziali e fiscali, e abbandonate al fallimento”. Chil ha assunto un solo dirigente, Matteo Renzi.
Nel 2010, quando la famiglia Renzi ha ceduto la Chil alla famiglia Massone che poi l’ ha fatta fallire, ha salvato con la cessione di un ramo di azienda Matteo Renzi e il suo Tfr. La Chil ha ceduto l’ azienda alla Eventi 6. Nel ramo c’ erano due soli dipendenti: Matteo Renzi (tfr allora ammontante a 28 mila euro) e Lucia Pratellesi.
Ora scopriamo che la società che ha garantito a Renzi una pensione e un tfr da dirigente “si sarebbe avvalsa del personale, formalmente assunto dalle cooperative le quali, non appena raggiunta una situazione di difficoltà economica, sono state dolosamente caricate di debiti previdenziali e fiscali e abbandonate al fallimento”. L’ ex premier non c’ entra, ma la società che lo ha pagato è la stessa. Può Matteo Renzi far finta di niente?
Milano come Kabul: non vuole indossare il velo, ragazzina pestata e con i piedi al gelo. Arrestata la madre
La madre è accusata di maltrattamenti nei confronti della figlia di 15 anni e del fratellino più piccolo.
Diversa la versione della madre che nega le violenze
Punita dalla madre, anche fisicamente, se non metteva il velo o se parlava con i compagni maschi.
Costretta a dormire per terra o lasciata a piedi nudi davanti a una finestra aperta, d’inverno. Queste alcune delle violenze, psicologiche e fisiche, che una ragazzina di 15 anni avrebbe subito dalla madre. A rivelare i maltrattamenti sarebbe stato uno svenimento a scuola, tre mesi fa, che avevano spinto la ragazzina a confidarsi con un’insegnante.
La 15enne, di origini egiziane e in Italia dal 2017, sostiene che la madre le facesse indossare il velo islamico contro il suo volere e che la costringesse a studiare il Corano, insieme al fratellino: la pena, in caso di mancata obbedienza, erano punizioni fisiche o minacce. “Non devi raccontare niente… se parli con qualcuno a scuola ti prendo, ti uccido, ti manderò in Egitto e i tuoi zii ti uccidono”, avrebbe detto la mamma alla figlia, secondo quanto riporta il Corriere della Sera. Non solo. Sembra, infatti, che la donna abbia impedito ai figli di uscire di casa e di andare a scuola, nei tre giorni in cui era tornata in Egitto dai parenti.
Il giudice ha deciso di arrestare la madre, 31 anni, vista la situazione “irreversibile in assenza di un intervento esterno dell’autorità giudiziaria”. La donna è stata prima condotta in carcere e poi ai domiciliari, visto l’imminente giudizio, che si terrà in aprile. L’ipotesi è quella del reato di maltrattamenti aggravati: per questo i bambini sono stati collocati in due comunità protette.
Totalmente diversa la versione della madre, che sostiene di essere estranea ai maltrattamenti: secondo la sua versione, i racconti della figlia sarebbero bugie di cui non è riuscita a fare a meno, una volta entrata in una reazione a catena più grande di lei. Non avrebbe il coraggio di ammettere la verità, per una conflittualità genitoriale e per il disagio scolastico, per il quale non sarebbe riuscita a integrarsi con i compagni, o forse anche per i precedenti maltrattamenti subiti dal padre (allontanato dalla famiglia e condannato anni fa). La madre si difende sostenendo di non portare nemmeno lei il velo abitualmente e, in più, sembra che il fratellino non abbia fatto cenno ai maltrattamenti, chiedendo anzi di avere il Corano e una foto di tutti e tre insieme.
Per il giudice, invece, la donna, avrebbe inflitto ai figli “ogni forma di frustrazione della personalità, oppressa e avvilita per un tempo talmente lungo da comportarne la totale soggezione psicologica prima ancora che fisica”.
Otto e Mezzo, Silvio Berlusconi scatenato: "Perché Salvini rispetto a me è un dilettante"
Inarrestabile Silvio Berlusconi: talk show dopo talk show, eccolo approdare anche nello studio di Lilli Gruber, a Otto e Mezzo su La7.
Il leader di Forza Italia spazia dalla politica allo sport, arrivando ovviamente anche a parlare di giustizia, tema caldissimo in questi giorni. Già: si pensi al caso-Diciotti che riguarda Matteo Salvini e anche all'arresto dei genitori di Matteo Renzi.
Dunque, Berlusconi, commentando la vicenda si presta a una battuta che, in effetti, assomiglia moltissimo a una verità difficile da smentire: "Salvini e Renzi si sono dichiarati vittime della giustizia, ma in confronto a me sono dei dilettanti".
L'intervista integrale qui di seguito
Immigrato rapisce ragazzino per strada, lo droga e poi lo stupra: è emergenza immigrazione, non razzismo.
Barletta un immigrato ha avvicinato un ragazzino per poi drogarlo e abusare di lui.
Un migrante sudamericano ha abusato sessualmente di un minorenne di residente a Barletta come l’immigrato, che è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di violenza sessuale e spaccio di sostanze stupefacenti in danno di un minorenne.
E’ stato lo stesso ragazzino, un 15enne, a riferire ai propri genitori quanto accaduto, facendo scattare le indagini.
Il gay lo ha attirato in una trappola per strada, poi lo ha drogato e stuprato. Il 53enne vive per strada ma ha a Barletta una abitazione dove risulta essere domiciliato e all’interno della quale i carabinieri hanno trovato cocaina e hashish, giochi erotici e due telefoni cellulari contenenti foto e filmati pedopornografici.
La Boldrini tenta di difendersi sui social... Ma inutilmente ormai il danno lo ha fatto...
In prima fila sull'aereo, nel posto prenotato da un altro passeggero, ma a suo dire a sua insaputa.
Anche Laura Boldrini (nella foto) si inserisce nel glorioso pantheon dei politici che ottengono privilegi e favori senza neanche saperlo. L'ex presidenta della Camera, ora semplice deputata di un micropartito come Leu, è stata trattata come un'autorità da Alitalia che se n'è infischiata della prenotazione (a pagamento) fatta da Duilio Paolino, imprenditore piemontese, sul volo Roma-Genova, e l'ha fatto sloggiare per lasciare il posto in prima fila alla Boldrini. Tra l'altro, adducendo come scusa la presenza di una persona disabile. Falso. La poltroncina vip era invece per la Boldrini, che evidentemente non può sedersi nelle file dietro tra i passeggeri normali. La paladina dei migranti naturalmente accusa le fake news, diffuse da un uomo quindi anche in odore di sessismo. «Mi sono seduta a bordo nel posto indicato dalla carta d'imbarco ottenuta con check-in online 24 ore prima del volo Alitalia, non è intervenuto nessuno della compagnia area per assegnarmi un posto di favore».
A nessuno capita però di ottenere un posto già prenotato da un altro prima, e di farlo traslocare a forza nelle file dietro. E infatti il web si scatena sul perché invece alla Boldrini sì. Alitalia non dà spiegazioni, ma fa sapere di aver avviato «un'indagine interna sul caso». Morale: occhio a pagare l'upgrade del biglietto se vedete al check-in la Boldrini.
Saviano in crisi di popolarita offende Conte "Sei solo un burattino!"
ROMA – Nuovo duro attacco di Roberto Saviano all’alleanza giallo-verde.
Attraverso i propri profili social, lo scrittore napoletano ha criticato l’incontro tra il vicepremier Matteo Salvini e il leader ungherese, Viktor Orban, prendendo di mira il premier Conte. scrive Saviano oggi a colloquio a Milano con il ministro della Mala Vita, vale la pena evidenziare, anche se non ce n’è ormai bisogno, che l’avvocato Conte non conta. Non tutti hanno la dignità per dire ‘basta, non posso essere un burattino’.
Lui non ce l’ha fatta ed è forse questa, oggi, la vera immagine del Paese“. Di seguito il tweet critico sull’incontro tra Salvini e Orban Incontro Salvini-Orban, l’ennesimo attacco di Saviano al governo Roberto Saviano e Matteo Salvini, un’amicizia mai nata. Lo scrittore napoletano è uno dei fermi oppositori del leader del Carroccio, tanto che in passato c’è stata una denuncia da parte del vicepremier nei confronti dello scrittore di Gomorra per diffamazione.
Un botta e risposta che ormai continua da mesi, su ogni argomento. Questa volta Saviano ha voluto prendere di mira l’incontro che ci sarà a Milano tra il ministro dell’Interno e il leader ungherese Orban, mettendo nell’obiettivo il premier Conte. Lo scrittore ha considerato l’attuale inquilino di Palazzo Chigi come un burattino nelle mani di Salvini e Di Maio. La conferma sarebbe arrivata dall’incontro di martedì 28 agosto 2018. Nelle prossime ore è attesa la replica di Matteo Salvini e del presidente del Consiglio a questo ennesimo duro attacco da parte di Roberto Saviano. Un nuovo capitolo di questa guerra di parole si sta per aprire: lo scrittore napoletano prende di mira le alte cariche del governo che si preparano a rispondere duramente.
Tiziano Renzi, la e-mail confessione che lo inchioderebbe: "Baci, poi chiudiamo tutto"
Dettagli pesantissimi sull'inchiesta che vale gli arresti domiciliari per i genitori di Matteo Renzi, Tiziano Renzi e Laura Bovoli, arrivano da Fiorenza Sarzanini sul Corriere della Sera. In primis, secondo i pm, i due hanno "fatto sparire qualsiasi documentazione societaria delle cooperative fallite" al fine di nascondere i mancati versamenti delle imposte e le fatture per operazioni inesistenti.
Questa la pesante accusa formulata dal procuratore Giuseppe Creazzo e dall'aggiunto Luca Turco nel sollecitare i domiciliari. Nel faldone, diverse email e verbali utilizzati per sostenere la contestazione di bancarotta fraudolenta e false fatturazioni. In particolare spunta una pesantissima email inviata da Tiziano Renzi nel 2015, che secondo i magistrati equivale a una "confessione" circa le procedure utilizzate per nascondere gli illeciti.
Nella mail, datata 18 novembre 2015, Tiziano Renzi sembra scrivere il suo piano d'azione. Si rivolge al genero Andrea Conticini - indagato nell'inchiesta sui fondi sottratti all'Unicef - e all'avvocato Luca Mirco. E scrive: "Tema: contratto per il 10% a todobien. Secondo me occorre predisporre un contratto che preveda questo compenso in base ad un lavoro potenzialmente contestabile anche se il contratto deve essere apparentemente non punitivo.
Chiaramente per i clienti che Eventi 6 passerà come realizzazione alla cooperativa Marmodiv... Quindi aderiamo alle loro condizioni. Contemporaneamente creiamo una nuova cooperativa e la mettiamo pronta. Quando abbiamo preso in mano i lavoratori e abbiamo capito, facciamo il blitz, cambiamo il presidente e chiudiamo Marmodiv per mancanza di lavoro che nel frattempo dall'oggi al domani lo dirottiamo alla nuova.
Ditemi se come strategia può andare sostanzialmente. Baci in bocca fino a gennaio e poi una calorosa stretta di mano". Insomma: un blitz e poi chiudere tutto per far sparire le carte delle coop. Una e-mail molto, molto pesante.
Iscriviti a:
Post (Atom)