lunedì 18 maggio 2020

BRUMOTTI AGGREDITO DA SPACCIATORI, FERITO: AGENTI CIRCONDATI DA ‘RESIDENTI’ CHE DIFENDONO PUSHER



Ieri pomeriggio stava realizzando un servizio su uno dei luoghi simbolo dello spaccio quando è stato accerchiato da una trentina di occupanti del palazzo, scesi in strada per difendere gli spacciatori. Ancora un’aggressione per Vittorio Brumotti in una piazza dello spaccio. L’ultimo episodio è avvenuto ieri a Milano, dove Vittorio Brumotti ha deciso di documentare lo spaccio di droga in piazza Gorla, una delle storiche aree dello smercio in città.

Il “fortino” di piazza Gorla 23 è famoso per l’intensa attività di spaccio a Milano. Si trova nella zona nord della città, a pochi passi dal Naviglio della Martesana. Come racconta Repubblica, Vittorio Brumotti stava realizzando il suo servizio quando alcuni giovani della zona l’hanno accerchiato, minacciato e hanno iniziato a lanciare dei sassi contro l’inviato di Striscia la notizia, rimasto ferito nell’aggressione.

Il quartiere Gorla è una vera polveriera pronta a esplodere. Ne è stata dimostrazione anche l’aggressione subita dai poliziotti, che al loro arrivo sono stati accolti con insulti e minacce da una trentina di persone residenti in zona. Gli occupanti del fortino e dei palazzi circostanti, praticamente tutti immigrati, si sono precipitati in strada all’arrivo delle volanti per disturbare l’operato degli agenti e liberare gli spacciatori.

Qualche giorno fa, invece, Vittorio Brumotti era tornato a Zingonia, località in provincia di Bergamo dove l’attività di spaccio degli immigrati non si è mai fermata nonostante la quarantena e nonostante i continui interventi delle forze dell’ordine: se non rimpatri chi arresti, poi torna lì. Anzi: ora con Bellanova si regolarizzeranno tutti come ‘colf’.

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