sabato 16 febbraio 2019

RETROSCENA DI PALAZZO voci sul piano di Sergio Mattarella per azzerarla e far cadere il governo


Sulla manovra incombe l’incubo dell’esercizio provvisorio: se non venisse approvata entro il 31 dicembre scatterebbe il regime in questione, che prevede lo stop ad ogni attività economica (lo Stato si dovrebbe limitare alle spese ordinarie).

Mario Monti teme che quella del regime provvisorio sia una possibilità concreta: “Se mai si riuscirà ad evitare…”, ha affermato sibillino.

Nel caso, Sergio Mattarella – sottolinea Dagospia – avrebbe argomenti validi per dare una spallata al governo di Lega e M5s. Nelle ultime ore, fonti vicine al Colle, hanno riferito dello “stupore” e dello “sconcerto” del capo dello Stato per quanto accaduto nelle ore che hanno preceduto l’ok al Senato della legge di bilancio.

 Ma c’è di più. Sabato, tra leghisti e pentastellati, in molti si chiedevano se dietro ai ritardi non ci fosse davvero una “manina”, il cui obiettivo, appunto, sarebbe arrivare all’esercizio provvisorio e, dunque, magari far crollare l’esecutivo. Se questo scenario clamoroso si realizzasse, ci sarebbe già il nome del futuro premier: Mario Draghi.

 “C’è chi vuole renderci la vita difficile, azzopparci in vista delle prossime elezioni europee e magari sperare nell’esercizio provvisorio per far saltare il banco”, confida un grillino a Dagospia. Staremo a vedere. Per certo, Draghi è popolarissimo tra gli italiani: secondo un recente sondaggio Gpf, infatti, il 33% lo vorrebbe come prossimo premier.

Cifre con cui stacca anche Matteo Salvini, al 24%, e Luigi Di Maio, al 22,5 per cneto

Nessun commento:

Posta un commento

Iscriviti alla Newsletter

Ricevi aggiornamenti e le migliori guide direttamente nella tua inbox.